I fondamenti del diritto penale italiano sono il codice penale e il codice di procedura penale. Il codice penale si suddivide in una parte generale e in una parte speciale. La parte generale del codice penale definisce e regola i fondamenti del diritto penale, come la responsabilità personale, la riserva di legge e il principio di irretroattività delle leggi che introducono nuovi illeciti o aggravano le sanzioni, nonché delinea gli elementi della fattispecie penale quali atto, dolo e nesso causale. La parte generale del c.p. contiene altresì norme che influiscono indirettamente sul codice di procedura penale, come la disciplina della querela, i casi di estinzione dell'illecito e l'impunibilità del reo a causa della tenuità del fatto. La parte speciale del c.p. affronta, al contrario, i singoli fatti illeciti che si dividono in delitti e contravvenzioni. Un'ulteriore suddivisione riguarda la particolare tipologia dei beni oggetto di protezione la cui tutela è stata rafforzata dal legislatore mediante sanzioni penali, ad esempio i diritti della persona, del patrimonio o della pubblica amministrazione.

Il codice di procedura penale regola il processo penale che ha come oggetto l'accertamento dei reati. Il processo penale italiano si contraddistingue per la presenza della controversia tra accusa e difesa. Il processo penale italiano si divide in tre fasi (indagine, udienza preliminare e processo), conosce tuttavia anche diversi procedimenti alternativi che, nella maggior parte dei casi, influenzano in modo determinante la strategia difensiva. Oltre all'esito tipico dei processi con assoluzione o condanna dell'imputato, sussistono esiti alternativi, come sospensione del processo con messa alla prova dell'imputato o impunibilità a causa della tenuità del fatto. Anche la legislazione penitenziaria italiana è caratterizzata da misure alternative che consentono all'imputato di scontare la condanna anche al di fuori delle mura carcerarie (assegnazione a lavori socialmente utili, arresti domiciliari etc.). Posto che, in ogni caso, il fine ultimo della disciplina penalistica è quello di reinserire l'imputato nella società, le misure alternative consentono di ridurre concretamente il sovraffollamento delle strutture di detenzione.